Serie A, prima sconfitta per l’Atalanta: c’è aria di crisi e i numeri lo dimostrano
Nicolò Zaniolo interrompe la striscia di imbattibilità dell’Atalanta che entra in una crisi profonda

L’Atalanta cade a Udine, Zaniolo interrompe la striscia di imbattibilità della squadra di Juric, finora era l’unica a esserlo insieme al Bayern Monaco considerando i migliori campionati europei. I bergamaschi incassano così la prima sconfitta in campionato. Dopo sei pareggi consecutivi e due vittorie maturate contro Lecce e Torino, la Dea lascia tre punti al Bluenergy Stadium. I friulani hanno dominato, i nerazzurri sono apparsi scarichi e senza idee entrando così in una crisi profonda.
L’attacco non segna più
La partita contro l’Udinese è la fotografia del momento di crisi che la squadra di Juric sta vivendo, ha smarrito la sua identità. Non è più aggressiva, ha perso ritmo e coraggio e tutto ciò che per anni l’ha resa un modello. Il dato più allarmante è il fatto che l’attacco non segna più. Nelle ultime sei giornate sono arrivati solamente 4 gol. Nessun tiro nello specchio della porta per la Dea contro i bianconeri, un dato allarmante se si considera che il possesso palla è oltre il 50%.
Anche la difesa è in difficoltà
Cinque punti nelle ultime sei partite, la sensazione è che manchi la fiducia. L’attacco un tempo era tra i più prolifici del campionato, oggi è tra i meno incisivi. L’ultimo successo risale a oltre un mese fa, la media gol di questa stagione è di uno ogni 135 minuti. Non solo l’attacco, in crisi c’è anche la difesa. Zalewski ha sbagliato più volte e Samardzic è stato l’ombra di sé stesso. Il tecnico al momento non è in discussione, anche se la situazione è abbastanza delicata. Le prossime sfide saranno fondamentali: in Champions League contro il Marsiglia e in campionato contro il Sassuolo.