Analisi 7 giugno

Spalletti e un disastro annunciato: è tempo di riflettere

La disastrosa sconfitta contro la Norvegia ha aperto di nuovo il vaso di Pandora sul progetto Italia: Spalletti è il principale responsabile
Iacopo Erba

La disastrosa sconfitta contro la Norvegia ha aperto di nuovo il vaso di Pandora sul progetto Italia: Spalletti è il principale responsabile

Che ci fosse un’aria pesante, persino mefitica attorno all’avvicinamento dell’Italia alla sfida chiave nel percorso di qualificazione ai prossimi Mondiali contro la Norvegia lo si era intuito da giorni. Alzi la mano chi ha il coraggio di ammettere che questo fantomatico crocevia decisivo non puzzava già di trappola, o persino di disastro, sin dal raduno turbolento di Coverciano e dalle ultime conferenze stampa,pa. Sensazioni poi tradotte sul campo in una squadra che non ha mostrato niente, da un briciolo di senso tattico fino al ben più importante amor proprio. E in questo marasma è coinvolto eccome anche Luciano Spalletti, ct in difficoltà che ha almeno ad oggi perso completamente la briglia.

Promesse non mantenute

Il percorso di Spalletti alla guida della Nazionale è stato tremendamente zoppicante e, soprattutto, contraddistinto da figure barbine. E se tutti avevamo ancora in mente la figuraccia agli ultimi Europei agli ottavi con la Svizzera, a detta di molti in orbita Italia il vero anno zero da cui ricostruire e cambiare tutto (chissà poi che cosa si pensava di cambiare), neanche un anno dopo si è andati di male in peggio. Specialmente riflettendo su come questa partita era stata presentata: uno snodo cruciale. Nel quale nessuno ha saputo mettere nulla.

Tra teatrini e scelte sbagliate

E colpiscono, tornando neanche troppo indietro nel tempo, tutte le piccole crepe che hanno scalfito lo scafo di una nave affondata. La polemica con Acerbi è stata tremendamente stucchevole, ancora di più il velato j’accuse al collega Mancini per un like galeotto su Instagram. E tutto va a finire nella poltiglia di incongruenze e scelte e sbagliate di questi mesi, a cominciare da un 3-5-2 che a lungo andare più che dare sicurezza ha mezzo a nudo tutti i limiti di una squadra a cui sta mancando tutto, soprattutto la fiducia. Ma Luciano garantisce: ne è sicuro, questo è il gruppo migliore che abbiamo. E allora forse è il caso di rispolverare gli elmetti, sperando almeno di arrivare ai playoff. E pregando per una svolta che ad oggi sembra impossibile.

Iacopo Erba

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