
Tre punte, quattro fantasisti, pochi gol: Juve e Tudor già sotto accusa
Dopo il deludente pareggio interno contro l’Atalanta l’attacco della Juventus finisce al centro del dibattito. In un reparto che doveva essere il fiore all’occhiello della squadra stanno via, via emergendo automatismi poco rodati e un’evidente confusione tattica, che sembra avvolgere non solo la dirigenza ma anche l’allenatore Igor Tudor. L’incapacità di trovare la via del gol, pur con un parco attaccanti teoricamente di alto livello, rischia di compromettere la corsa per gli obiettivi stagionali.
Juve, il caso Vlahovic
Al centro della questione c’è Dusan Vlahovic, il cui futuro sembra sempre più lontano da Torino. Il club non è riuscito a cederlo in estate e la sua posizione rimane prigioniera di un ingaggio fuori mercato. Anche la sua gestione in campo, però, lascia molti punti interrogativi: finora è stato l’unico attaccante a trovare continuità di realizzazione, ma sempre partendo dalla panchina, steccando invece ogni chance avuta dal 1′.
Juve, Tudor nel caos?
Oltre a Vlahovic, la confusione si allarga anche alle alternative. Gli investimenti estivi su Loïs Openda e Jonathan David non sembrano aver dato i risultati sperati e i dubbi sulla loro capacità di essere veri “bomber da Scudetto” sono sempre più forti. In particolare, il mancato impiego (neppure a gara in corso) del canadese contro l’Atalanta generato un tam tam mediatico che potrebbe avere anche ripercussioni all’interno dello spogliatoio. Con tre prime punte e quattro trequartisti, dove il solo Yildiz pare certo della titolarità, Tudor dovrà trovare presto la quadra.