
Verso Juventus-Milan: Allegri vola, Tudor tribola
Le due big (e i due tecnici) sono in un momento diametralmente opposto: una ha solo certezze, l’altra tantissimi dubbi

Avvicinamento diametralmente opposto per Juventus e Milan verso un big match che si candida ad essere un altro snodo cruciale di questa prima fase del campionato di Serie A. Se infatti i rossoneri dopo la sconfitta nel turno inaugurale con la Cremonese hanno saputo solo vincere e convincere, lo stesso non si può certo dire dei bianconeri dopo i quattro pareggi consecutivi in tutte le competizioni e le tante nubi dense di dure critiche improvvisamente comparse sulle teste di Tudor e i suoi. E proprio la parabola dei due allenatori è uno dei temi chiave di una gara che, proprio a ridosso della pausa per le nazionali, può cambiare in meglio o in peggio l’umore e le prospettive di due interi spogliatoi.
Max ha (quasi) tutti in pugno
In questo momento, nel Milan funziona praticamente tutto. La squadra vola, convince per gioco espresso ed è in totale fiducia. E, soprattutto, sa già sostenere grosse difficoltà: la resistenza in inferiorità numerica contro il Napoli nello scorso turno ha dato ancora più consapevolezza al Diavolo, trascinato dal professor Modric e da un Pulisic in stato di grazia che stanno via via trainando i compagni, bravi ad alzare quasi tutti a loro volta il livello. Tra i super big all’appello manca forse solo Leao, comunque reduce da un rognoso infortunio e alla ricerca della miglior condizione fisica per tornare a incidere ancora. E, come se non bastassero le buone notizie, Allegri recupererà anche Tomori dopo i fastidi degli ultimi giorni. Tra abbondanza e convinzione crescente, questo Diavolo non ha mai fatto così tanta paura.
Quanti guai per Igor
Per Tudor, come detto, l’umore è invece nero e i dubbi crescenti ora dopo ora. Il croato sta gestendo piuttosto male l’abbondanza del reparto offensivo, al quale non ha ancora dato una direzione precisa ricevendo riscontri miseri soprattutto dai centravanti nelle ultime uscite. Dopo i fuochi iniziali infatti Vlahovic sembra essersi nuovamente spento, mentre tra errori grossolani e prestazioni impalpabili David e Openda sono al momento più dei problemi che delle risorse. Per non parlare di Koopmeiners, la cui operazione di recupero appare al momento un fiasco totale. E come se non bastasse, in casa bianconera cresce l’apprensione per i titolari acciaccati: Thuram ha dato buone risposte, Bremer invece no e viaggia spedito verso il forfait. Insomma, i problemi non mancano. E la fiducia, in questo caso, sembra proprio ai minimi storici.