Analisi 21 gennaio

Vlahovic-Juventus, qualcosa si è rotto: il destino è già scritto

Destinata a finire nel peggiore dei modi l’avventura di Vlahovic alla Juventus
Luigi Indaco

Destinata a finire nel peggiore dei modi l’avventura di Vlahovic alla Juventus

Titoli di coda nel peggior modo possibile. Sembra già scritta sullo sfondo la parola fine della storia d’amore tra Dusan Vlahovic e la Juventus. Una storia tormentata, nata sotto i migliori auspici e con il massimo dell’entusiasmo e destinata a chiudersi nel peggiore dei modi, come testimoniano in ultimo gli appena sette minuti disputati contro il Milan subentrando a Nico Gonzalez e l’imminente convivenza con Kolo Muani.

Nuove gerarchie

Non serve chissà che intuito del resto per rendersi conto di come stiano cambiando le gerarchie dell’attacco in casa Juventus. «Dusan ha fatto solo un allenamento e credo che il mister a prescindere non lo avrebbe fatto giocare dall’inizio» aveva provato a spiegare Giuntoli prima del match. Sta di fatto che le idee di Thiago Motta sembrano portare in una direzione ben precisa e lontana da Torino per Vlahovic. Il serbo in questa stagione ha segnato sì dodici reti in ventiquattro gare tra tutte le competizioni, ma non ha mai davvero convinto il tecnico bianconero. Un finalizzatore senza troppa freddezza, poco adatto a giocare con la squadra con un lavoro di sponde fondamentale per il gioco di Motta. E, soprattutto, poco felice dei nuovi compiti, come confessato a novembre in Serbia: «Con un’altra punta come Mitrovic e senza troppi compiti difensivi riesco a giocare meglio e a essere più freddo nella finalizzazione».

Cosa riserva il futuro

Attenzione poi a non sottovalutare il tema del futuro. A oggi il contratto di Vlahovic rimane in scadenza nel 2026 e il serbo non è affatto intenzionato a rinnovare alle cifre proposte dalla Juventus. Che, per questo, non lo considera centrale nel proprio futuro. Nel prossimo campionato l’ingaggio dell’attaccante salirà a 12 milioni, del tutto fuori parametro rispetto al tetto dei 5 milioni imposto dalla nuova gestione. Fondamentale però per casse e bilancio che Vlahovic non vada via a parametro zero: per questo Giuntoli ha già chiuso per Kolo Muani, per spingere sempre più ai margini il serbo in attesa di una soluzione definitiva, probabilmente a giugno. Claudio Ferrari

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