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Wesley, subito un lampo all’Olimpico

Il brasiliano della Roma, arrivato un mese fa dal Flamengo, si è rivelato subito decisivo all'esordio in Serie A, segnando il gol-vittoria contro il Bologna. Miglior inizio di questo, non poteva esserci per lui
Giovanni Poggi

Il brasiliano della Roma, arrivato un mese fa dal Flamengo, si è rivelato subito decisivo all’esordio in Serie A, segnando il gol-vittoria contro il Bologna. Miglior inizio di questo, non poteva esserci per lui

Wesley Vinícius França Lima, un nome tanto lungo quanto l’urlo lanciato al cielo ieri sera dopo il gol segnato contro il Bologna, al suo debutto in Serie A. Abile, sveglio e cinico, a sfruttare l’assist di Lucumi, e poi a beffare l’incolpevole Skorupski: tutto in pochissimi secondi, per prendersi la Roma.

E sì, perchè ieri sera il mondo giallorosso lo ha potuto conoscere a fondo, tra scorribande offensive, gol e giocate interessanti, assaggiando il modello Gasperini e assorbendolo fin qui con successo. E chissà che non possa diventare lui l’asso nella manica della Roma per la stagione che verrà.

Da Açailândia alla capitale: ciak, buona la prima

Venticinque milioni di euro più eventuali 5 milioni di bonus, così il club giallorosso lo ha pagato per portarlo nella capitale, dopo il quadriennio vissuto al Flamengo e, in tempi recenti, a stretto contatto anche con la Selecao verdeoro.

Due 2 milioni di euro più bonus a salire per i prossimi cinque anni è invece quanto percepirà l’ala destra di Açailândia, comune nello Stato del Maranhão a un’elevazione di 240 metri, parte della mesoregione dell’Oeste Maranhense e della microregione di Imperatriz, dove tutto ebbe inizio nel settembre del 2003.

Un paio di stagioni nelle giovanili dell’Atlético Tubarão e poi, nel 2021, l’approdo al Flamengo, dove ha fatto quasi subito il debutto tra i grandi. Lui che l’anno del Covid ha rischiato di vedere la propria carriera andare in frantumi, come dichiarato in una recente intervista.

“In quel momento pensai di smettere di giocare e di cominciare a lavorare. Mi sembrava un segno del destino, non dovevo giocare a calcio. Così iniziai a lavorare con mia mamma e con mia sorella, in un ristorante dove mia mamma era chef. Là lavoravo come parcheggiatore e ormai ci credevo poco al calcio. Avevo appena iniziato e tutto era andato storto per il Covid”.

Poi la svolta e la chiamata della Roma e di Dybala. “È stato molto difficile lasciare il Brasile, ma venire in Europa è sempre stato un mio sogno. Dybala? Mi ha mandato un messaggio, e quando l’ho letto ho fatto un salto e ho iniziato a gridare in giro per casa, a mia moglie… Lui è un campione, sono un suo grande fan. Mi ha chiesto come stessi, mi ha detto che mi aspettava qui — ha concluso — e di inviargli un messaggio se avessi avuto bisogno di qualcosa”

E come in una favola, al debutto, anche il primo gol in Italia. E Wesley se lo gode fino in fondo, continuando a puntare alto.

Giovanni Poggi

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