Sanremo 2026, boom dei prezzi degli spot: quanto costeranno
Aumentano i costi per mandare in onda la propria pubblicità durante il Festival

Alta visibilità, copertura generalista del pubblico e posizionamento culturale fanno del Festival di Sanremo una vetrina unica nel panorama italiano per le strategie di brand awareness. La kermesse canora, infatti, fa registrare ogni anno numeri in crescita, motivo per cui diventa un’attrazione fatale anche per le aziende che vogliono accrescere i propri affari. Mentre sale l’attesa per la gara, in programma dal 24 al 28 febbraio 2026 su Rai 1, e il direttore artistico Carlo Conti, dopo aver reso noti i volti dei cantanti selezionati, è chiamato ha scegliere chi lo affiancherà nel ruolo di co-conduzione, una domanda sorge spontanea: quanto costerà mandare in onda uno spot durante la prossima edizione del Festival di Sanremo?
Sanremo 2026, lievitano i prezzi degli spot
Il 2025 ha fatto registrare una raccolta pubblicitaria e di sponsor che ha superato i 65–67 milioni di euro, con prezzi degli spot già in crescita rispetto al passato. Secondo le tariffe pubblicate per il 2026, il costo medio della pubblicità in prima serata è però ancora in salita. Stando quanto riporta il quotidiano torinese La Stampa un secondo di spot nel prime time di Sanremo 2026 può arrivare a costare circa 4.900 euro, riflettendo un aumento rispetto alle edizioni precedenti e alla forte domanda per questo tipo di visibilità televisiva. Il risultato in termini di ritorno d’immagine è praticamente garantito, ma l’investimento dovrà essere piuttosto oneroso.
Sanremo 2026, aumentano i prezzi degli spot: i motivi
Sono diversi i fattori che spiegano l’aumento dei prezzi degli spot legati a Sanremo. Ascolti televisivi tradizionali ancora molto elevati: Sanremo continua a essere uno degli appuntamenti più seguiti dell’anno, con decine di milioni di spettatori medi e share significativi, attirando così grandi brand nazionali e internazionali disposti a pagare per assicurarsi visibilità. Offerta commerciale più integrata: per il 2026, Rai Pubblicità ha ampliato l’offerta commerciale prevedendo integrazioni multicanale che uniscono TV lineare, contenuti digitali e attività sul territorio, con pacchetti pensati per aumentare il valore percepito dagli advertiser. Infine effetto mercato pubblicitario più ampio: in un anno ricco di grandi eventi mediatici (come i Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina e il Mondiale di calcio 2026), gli investimenti pubblicitari globali sono attesi in crescita o in fase di riallocazione verso occasioni premium, spingendo anche i prezzi degli spazi tradizionali.