Atalanta, Retegui in Arabia Saudita: l’ennesima masterclass
L’Atalanta ha venduto Retegui in Arabia Saudita per una cifra folle: ennesimo capolavoro della Dea

Salutato Matteo Ruggeri, trasferitosi all’Atletico Madrid, l’Atalanta vende ancora e la cosa per qualche motivo non stupisce. E no, non è solo per l’incredibile cifra messa sul piatto dall’Al Qadsiah per spingere la Dea a cederlo. D’altronde era stato lo stesso club neroazzurro a indicare il tetto da raggiungere per far sì che venisse dato il via libera. Non stupisce perché l’Atalanta ha sempre ragionato così e senza Gasperini la politica resta la stessa.
Retegui va in Arabia Saudita
Mateo Retegui che si trasferisce in Arabia Saudita è l’ennesima masterclass del suo Pagliuca-Percassi, con D’Amico che lavora nell’ombra ma che è artefice, almeno al pari loro, di un capolavoro di mercato. L’Atalanta ora andrà sul mercato, forte economicamente, con appeal e con la Champions in tasca, sicura di individuare il sostituto giusto, ma anche capace di far concorrenza ai top club europei. Nel frattempo, si mette in tasca i 65 milioni di euro comprensivi di bonus che l’Al Qadsiah ha messo sul piatto pur di assicurarsi Retegui. A proposito, al calciatore è stato offerto un quadriennale da 20 milioni di euro all’anno, 5 in più rispetto alla prima offerta. Ovviamente accetterà, a meno di ripensamenti clamorosi.
Una plusvalenza da capogiro
Mateo Retegui è l’ennesimo capolavoro perché ha l’odore, l’aspetto e il sapore di una plusvalenza da capogiro. Ma di quelle di livello. Solo un anno fa era un investimento da 22 milioni di euro più 3 di bonus, arrivato dopo l’infortunio di Gianluca Scamacca, preso in fretta e furia per dare a Gasp un giocatore da poter schierare subito. E da subito è stato schierato. E da subito Retegui ha iniziato segnare chiudendo la stagione 25 gol, da capocannoniere della Serie A. Niente male. E i risultati, infatti, arrivano quei 25 milioni di euro spesi un anno fa, oggi nel valgono quasi 70 e valgono, soprattutto, una plusvalenza da 40 milioni di euro. L’ennesima di una società forte e vincente.
Niccolò Di Leo