Analisi 5 gennaio

Derby, la sfida nella sfida: Dybala studia Zaccagni

Che il derby abbia inizio: Lazio e Roma tra spettacolo e tensione, i garanti saranno Paulo Dybala e Mattia Zaccagni
Francesco Asprea

Che il derby abbia inizio: Lazio e Roma tra spettacolo e tensione, i garanti saranno Paulo Dybala e Mattia Zaccagni

Il countdown sta per terminare. La tensione che in questi giorni ha colpito la Capitale ha messo a tacere una città frenetica e rumorosa come Roma. Gli ultimi giorni delle festività natalizie sono stati vissuti con un chiodo fisso in testa, con la voglia di arrivare a questo giorno con un semplice schiocco di dita, ma allo stesso tempo di rallentare il tempo per far sì che non arrivasse mai. Sono le ultime ore di un silenzio assordante, poi il raduno delle due tifoserie intorno allo Stadio Olimpico, l’afflusso sugli spalti e la disperata ricerca di un modo per superare le ansie e le paure: magari intonando cori, magari chiudendo gli occhi e cercando di pensare ad altro. Il derby della Capitale è la stracittadina per eccellenza, è una partita che in Italia non ha eguali e che solo a Roma si può vivere, che solo i tifosi di Lazio e Roma sono in grado di comprendere fino in fondo.

La Roma di sir Claudio

In un Olimpico giallorosso – la Roma gioca in casa, i laziali saranno circa 17.500 – si cercano idoli ai quali aggrapparsi. La squadra di Ranieri viene da una prima parte di stagione complicata, nelle ultime partite ha rivisto la luce in fondo al tunnel, ma il cammino verso la ripresa passa per oggi. Una partita da dentro o fuori? Nessuno dirà di sì, neanche sir Claudio che di derby ne ha vinti quattro, che è romano, testaccino e romanista e che sa cosa significa oggi questa sfida. I tifosi, però, sanno bene quanto vale. Sono loro a dettare le regole e a indicare la vittoria come unica strada. Ma senza De Rossi o Totti, con Pellegrini che da potenziale bandiera è finito nel magazzino di Trigoria, chi sarà l’idolo e il simbolo di questa serata? La risposta, in realtà, non è così complicata: Paulo Dybala. Chi, se non lui? Lui che è il leader tecnico della squadra, lui che era destinato ad andar via e che oggi si ritrova titolare nella partita delle partite con il sogno di essere finalmente decisivo.

Dybala, è il momento di sbloccarsi

Sì, perché Paulo Dybala un derby non lo ha mai deciso, anzi, non ha mai segnato. Lui che con le maglie di Juve e Palermo aveva visto nei biancocelesti la sua vittima preferita, realizzando 11 gol. Nei derby il bilancio è pessimo, dopo aver saltato il primo per infortunio ha perso 3 volte (di cui una in Coppa Italia), pareggiandone un’altra per 0-0 e ottenendo solo nell’ultima edizione la prima vittoria, ma senza lasciare il segno. Oggi la ‘Joya’ deve brillare per i suoi tifosi, nel momento della rinascita è lui che deve guidarla, è lui che deve sfatare un tabù che rischia di diventare incubo e quando le cose si fanno complicate, Paulo risponde sempre presente.

La Lazio nel segno di Baroni

Dall’altra parte la Lazio non spianerà di certo la strada. Sia perché è il derby e quindi sarà una partita da vivere a 100 all’ora fino all’ultimo, sia perché questa Lazio è davvero una grande Lazio. Sta stupendo tutti, fin dal primo giorno, quando in molti non la davano in lotta per l’Europa. Ha saputo credere nel nuovo allenatore, Marco Baroni, ha saputo puntare sui propri giocatori, quelli scelti e selezionati andando oltre il nome e il blasone. Oggi coltiva il sogno Champions League e per raggiungere il traguardo bisogna passare anche per il derby. I quindici punti di vantaggio sono la differenza tra due squadre che stanno facendo percorsi opposti, ma oggi non corrispondono alla differenza di valori che vige in campo. La Roma è in ripresa, la Lazio qualche problemino fisico lo ha, ma lo aveva anche contro l’Atalanta; eppure, ha fermato una squadra reduce da undici vittorie consecutive.

Zac, tocca di nuovo a te

La Lazio di Marco Baroni ragiona partita per partita, crede nei propri mezzi, conosce le proprie qualità. A guidarla in campo sarà Mattia Zaccagni, nuovo leader, capitano e numero 10 della squadra dopo gli addii di Immobile e Luis Alberto. Si è caricato il peso del nuovo progetto sulle spalle e finalmente si è sbloccato, diventando il giocatore che tutti si aspettavano: forte, ma anche responsabile e carismatico. Nei derby, poi, ha una grande tradizione, soprattutto nei più recenti. Arrivato nel 2021 a Roma ne ha saltati ben quattro, tre per infortunio e uno per squalifica, tra questi anche gli ultimi due di campionato. Quando, però, è sceso in campo la Lazio ha sempre vinto e due volte su tre c’è stato anche il suo zampino, vincendo per 1-0 tanto in campionato, quando in Coppa Italia. Oggi Zac torna ad affrontare la stracittadina, torna contro la Roma e sapete come fa il detto, no? Non c’è due senza tre.

Niccolò Di Leo

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