Coppa d’Africa alle porte: su chi impatta di più in Serie A
Due squadre perderanno giocatori fondamentali, ma per tante grandi del campionato la kermesse non rappresenterà un problema

Ormai ci siamo: domenica 18 dicembre ha inizio in Marocco l’edizione numero 35 della Coppa d’Africa. Una delle kermesse più colorate ed emozionanti del panorama calcistico internazionale mette di fronte i talenti più sfavillanti del continente, con tante grandi squadre pronte a darsi battaglia per arrivare al trofeo. Favoriti i padroni di casa, ma anche altre selezioni (Egitto su tutte) non sono da meno per arrivare in fondo. E tante compagini hanno attinto anche dalla Serie A, con convocazione che impatteranno più o meno sulle varie big in corsa per grandi obiettivi.
Assenze pesanti
Atalanta e Roma sono certamente le due formazioni che più soffriranno durante la competizione: i giallorossi perderanno infatti il pilastro difensivo Ndicka, tra i leader della Costa d’Avorio, e il jolly di centrocampo El Aynaoui pronto a giocarsi le sue chance nel Marocco. Sempre la Costa d’Avorio “soffierà” all’Atalanta Kossounou, ma la partenza più dolorosa è soprattutto quella di Ademola Lookman, faro della Dea ma anche di una Nigeria che ha un enorme bisogno dei suoi lampi. Assenze pesanti, da gestire tramite il mercato e La Sapienza dei tecnici Palladino e Gasperini. Scomoda, ma solo in parte, la partenza invece di Diao in direzione Senegal in casa Como: un addio a cui Fabregas, per quanto infastidito, saprà far fronte grazie a una rosa profonda e ricca di alternative.
Le meno colpite
Per le altre big del campionato la situazione è certamente più rosea: Inter, Milan, Juventus e Bologna infatti non saranno minimamente toccate dalle decisioni prese dai commissari tecnici delle selezioni africane. E non lo sarà neppure il Napoli, che avrebbe dovuto rinunciare sicuramente ad Anguissa salvo poi doversi ritrovare a gestire un brutto infortunio che da tempo lo tiene lontano dal campo. Nella Lazio, invece, saluteranno Dele-Bashiru (Nigeria) e Dia (Senegal): due assenze fastidiose, ma anche due giocatori tutt’altro che irrinunciabili per Maurizio Sarri.