Corvino, l’omaggio ai ‘suoi’ bomber: i loro dipinti sulle pareti di casa!
Pantaleo Corvino non smette mai di stupire e, in occasione del suo 76° compleanno festeggiato lo scorso 12 dicembre, ha deciso di celebrare la sua lunga carriera nel calcio con un gesto decisamente originale. L’attuale responsabile dell’area tecnica del Lecce ha infatti commissionato un imponente murale per decorare l’esterno della sua residenza privata. L’opera ritrae lo stesso “talent scout” mentre indica con orgoglio le figure dei numerosi attaccanti che, nel corso dei decenni, ha scovato e portato alla ribalta nel panorama calcistico internazionale.
Corvino, 30 anni di intuizioni
Il dipinto è un vero e proprio compendio della storia recente del calcio italiano, con i volti dei protagonisti divisi per le tappe che hanno segnato il percorso di Corvino. Si parte dagli albori, al Casarano con Fabrizio Miccoli, suo primo grande vanto, fino ai giorni nostri con il giovane talento Camarda e il bomber Krstovic. Non mancano ovviamente le colonne della prima esperienza salentina, come Vucinic e Chevanton, così come Destro per il Bologna e i grandi nomi portati a Firenze: spiccano tra gli altri i ritratti di campioni del calibro di Toni, Mutu, Chiesa, Vlahovic, Jovetic, Amauri, Osvaldo, Ljajic e Babacar.
La ‘filosofia’ di Corvino
Questa scelta architettonica riflette perfettamente la filosofia di vita di un uomo che ha fatto della ricerca del gol una missione professionale. In altre parole, la facciata di Vernole diventa così la testimonianza tangibile della sua famosissima ‘massima’: “Puoi sbagliare la moglie, non il centravanti”. Attraverso questo affresco sportivo, Corvino ha voluto riunire simbolicamente sotto lo stesso tetto tutti i “suoi” ragazzi, trasformando un traguardo anagrafico in un’esposizione celebrativa della sua capacità di vedere il talento dove altri non arrivano.