De Zerbi ritrova l’Atalanta: è la sua bestia nera
De Zerbi ritrova l’Atalanta in Champions con il suo Marsiglia: una sfida che riporta alla mente un passato pieno di amarezze

Roberto De Zerbi ritrova la Dea da avversario da avversario, guidando il suo Marsiglia nella notte di Champions al Velodrome contro l’Atalanta. Una sfida dal sapore speciale, ma anche carica di significato: da un lato i nerazzurri di Ivan Juric non più icona del calcio coraggioso e riconoscibile sviluppato con Gasperini e in palese difficoltà, dall’altro un tecnico che quel linguaggio lo parla da sempre, con idee moderne e un’identità precisa. Ma tra i due mondi, prima simili e ora quasi opposti, il campo ha spesso raccontato una sola verità: quando c’è di mezzo l’Atalanta, per De Zerbi il destino si fa amaro.
Numeri terrificanti
Le statistiche sono impietose. In 10 precedenti contro la squadra bergamasca, De Zerbi ha raccolto una sola vittoria (la prima, nel lontano 2016 con il Palermo) seguita da otto sconfitte e un solo pareggio. Otto gol segnati, ventisette subiti: un bilancio a dir poco impietoso. Quella di Gasperini è stata, per De Zerbi, una lezione continua, un avversario capace di smontare la sua costruzione offensiva con la stessa audacia tattica che lo ha reso celebre. Una “bestia nera” che, più di ogni altra, ha messo a nudo limiti e fragilità delle sue squadre.
Invertire la tendenza
De Zerbi, oggi più maturo e con un’esperienza internazionale solida, affronta l’Atalanta con la consapevolezza di chi sa che certi demoni non si esorcizzano. L’obiettivo è perciò quello di abbracciarli e, semmai, scovarne il punto debole. Approfittando di una fase di transizione nella quale la Dea sembra essersi decisamente impantanata. L’OM, d’altra parte, al netto dei suoi endemici alti e bassi ha decisamente più certezze ed è forte di un inizio di stagione nel complesso positivo. Questo elemento apparecchia un’opportunità finalmente golosa per rompere quella che assomiglia a una vera e propria maledizione. E, da bresciano, una vittoria nel “suo derby” varrebbe doppio…