Analisi 1 giugno

L’Inter degli “ingiocabili” asfaltata dal PSG

Sconfitta senza appello per i nerazzurri di Simone Inzaghi in finale di Champions League (5-0): record negativo e tante incognite sul futuro
Vincenzo Lo Presti

Sconfitta senza appello per i nerazzurri di Simone Inzaghi in finale di Champions League (5-0): record negativo e tante incognite sul futuro

Dal Triplete a zero titoli il passo è breve, anzi brevissimo. Per informazioni chiedere all’Inter che per lunghi tratti della stagione ha accarezzato il grande sogno per ritrovarsi alla fine con un pugno di mosche in mano. Dopo l’eliminazione in semifinale di Coppa Italia con un netto ko per 3-0 nel derby di ritorno contro il Milan – tre sconfitte e due pareggi in cinque gare stagionali contro i rossoneri – e il testa a testa in campionato concluso alle spalle del Napoli, il grande incubo si è materializzato nella notta più importante, a Monaco di Baviera, nella finale di Champions League contro il PSG.

Inter umiliata, PSG rullo compressore

L’Inter degli “ingiocabili”, come aveva dichiarato il centrocampista armeno Mkhitaryan ad Amazon Prime a gennaio, dopo l’ultima giornata della fase campionato contro il Monaco, è stata letteralmente annientata dagli avversari che hanno dominato dal fischio d’inizio a quello finale. La squadra di Simone Inzaghi si è sciolta come neve al sole rimediando una batosta storica: mai nelle 70 edizioni della competizione una squadra aveva perso una finale con cinque gol di scarto. Sì, perché il successo dei ragazzi di Luis Enrique è stato netto, roboante. I francesi hanno impiegato appena 12 minuti per stappare la lattina con il grande ex Hakimi, raddoppiando poi otto giri di lancette dopo con il tiro di Doué deviato da un Dimarco irriconoscibile. Nella ripresa, poi, con l’Inter alla disperata ricerca di un gol per riaprire i giochi, gli avversari dilagano completando la cinquina con lo stesso Doué, l’ex Napoli Kvaratskhelia e il neoentrato Mayulu.

Inter, a Istanbul almeno ci hai provato

Rispetto a due anni fa, quando l’Inter ha perso a Istanbul contro il Manchester City di Pep Guardiola, vittorioso grazie alla rete di Rodri, ma sfiorando l’impresa e giocando a viso aperto, stavolta i nerazzurri non sono mai riusciti a impensierire gli avversari se non con il colpo di testa di Thuram su calcio d’angolo al tramonto della prima frazione di gioco. Il PSG ha pressato altissimo costringendo la retroguardia di Inzaghi a giocare palle lunghe quasi sempre preda dei difensori avversari: Lautaro Martinez e Thuram non l’hanno beccata praticamente mai. Se nel 2023 in tanti erano in lacrime a salutare i tifosi che ringraziavano i propri beniamini per il magnifico percorso, stavolta al triplice fischio i calciatori si sono presentati sotto la curva interista con le teste basse, quasi increduli di quanto accaduto. Non c’è spazio per le recriminazioni, è stata una sconfitta su tutta la linea. Inzaghi dovrà parlare con la dirigenza di futuro mentre il ciclo sembra ormai essere giunto al capolinea. Da dove ripartita stavolta l’Inter?

Vincenzo Lo Presti

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