Liverpool, crisi senza fine: dal mercato folle ai risultati disastrosi tra Premier e Champions
Il brutto ko rimediato in Champions è solo l’ultimo risultato negativo dei Reds in questa stagione

La crisi del Liverpool sembra non avere mai fine. La squadra allenata da Arne Slot che, solo lo scorso anno ha trionfato in Premier, ha imboccato un tunnel dal quale sembra impossibile uscire. Il rendimento dei Reds è letteralmente disastroso in Premier, dove sono reduci dal secco 3-0 rifilato dal Nottingham Forest, e in Champions League dove il PSV si è imposto con un sonoro 4-1 ad Anfield.
Liverpool, i problemi nascono già dal mercato
Eppure solo qualche mese fa il mercato faraonico da 500 milioni doveva gettare le basi per tutt’altro tipo di stagione. Peccato che proprio il mercato sia una delle principali ragioni del crollo del Liverpool: le partenze di giocatori chiave come Alexander-Arnold, Luis Diaz, Elliot e Darwin Nunez non sono infatti state rimpiazzate dai nuovi giocatori come Wirtz, Isak e Frimpong. Wirtz ha portato Slot a dover ridisegnare il centrocampo, Frimpong non si è quasi mai visto e Isak non ha inciso. A questo si aggiunge poi la crisi dei leader dei Reds: da Salah passando per Robertson, Alisson e Mac Allister.
Liverpool, mai così male negli ultimi 71 anni
Una crisi che fa ancor pia paura guardando ai numeri: il Liverpool ha infatti perso 9 delle ultime 12 gare giocate in tutte le competizioni: il numero più alto di sconfitte dal novembre del 1953 al gennaio del 1954. Non solo, i Reds hanno perso tre partite consecutive in tutte le competizioni con un margine di tre o più gol per la prima volta proprio dal 1953.
Liverpool, per Slot le prossime gare sono da dentro o fuori
Insomma non c’è alternativa che provare ad uscire dalla crisi ma la domanda è: “Arne Slot sarà capace di trascinare la sua squadra fuori dal tunnel?”. In questo senso la sfida contro il West Ham di domenica sarà già decisiva.