Analisi

Milik, il calvario non finisce: la posizione della Juve dopo 500 giorni di assenza

Arek Milik non gioca una partita ufficiale dal giugno del 2024. Per gennaio, la Juve valuta due opzioni: prestito o rescissione
Giordano Grassi

C’è un fantasma che si aggira nella rosa della Juventus e risponde al nome di Arkadiusz Milik. L’ex attaccante dell’Olympique Marsiglia e del Napoli è letteralmente sparito dai radar dei campi da gioco, vittima di un infortunio – riportato con la nazionale polacca prima degli Europei del 2024 – che si è trasformato in un calvario fisico di lunghissima durata. Il centravanti è indisponibile da oltre 500 giorni e i tifosi si interrogano sulla sorte del bomber, la cui assenza è diventata oramai ‘la normalità’.

Il calvario di Milik

Il tunnel è iniziato nel giugno del 2024, precisamente durante un’amichevole della nazionale polacca di preparazione agli imminenti Europei. In quell’occasione, Milik ha riportato un grave infortunio al ginocchio sinistro. L’ultima volta che il classe 1994 è sceso in campo con la Juventus risale al 25 maggio precedente, in una partita contro il Monza. Da quella data, il suo recupero è proceduto con estrema lentezza, senza che l’attaccante sia mai tornato a disposizione della squadra. Nel frattempo, la Juventus ha operato una significativa rivoluzione nel proprio reparto offensivo.

Milik tra prestito e rescissione

Nonostante l’attuale contratto leghi Milik alla Juventus fino a giugno 2027, la sua posizione sembra essere ormai ai margini del progetto tecnico. Gli arrivi di Jonathan David e Loïs Openda hanno di fatto relegato l’ex Napoli fuori dalle rotazioni. Secondo diverse indiscrezioni, la dirigenza bianconera starebbe valutando seriamente due possibili vie d’uscita per il polacco: una cessione in prestito per rilanciarlo, oppure la risoluzione anticipata del contratto in essere. In entrambi i casi, il destino di Arkadiusz Milik con la maglia della Juventus appare oramai segnato.

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