Analisi 6 maggio

Questa Ferrari è un incubo. E imbarazza due campioni

Dopo sei gare la situazione in casa Ferrari porta alla depressione sportiva assoluta e mortifica due top driver come Leclerc e Hamilton
Iacopo Erba

Dopo sei gare la situazione in casa Ferrari porta alla depressione sportiva assoluta e mortifica due top driver come Leclerc e Hamilton

Sprofondo rosso, senza mezzi termini. Le prime sei gare del Mondiale di Formula 1 disegnano per la Ferrari un quadro inquietante, con Charles Leclerc distante 78 punti dal leader della classifica iridata Oscar Piastri e soprattutto una sensazione di impotenza generale nei confronti di competitor che appaiono avanti sotto ogni punto di vista. Centrale è il tema legato a una macchina a tratti inguidabile, che fatica a gestire il degrado gomme risultando imprevedibile, scorbutica e soprattutto lenta da far spavento. Un autentico buco nell’acqua che ha presto fatto dimenticare ai tifosi l’entusiasmo per l’arrivo del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, spesso semplice comparsa in un percorso in cui invece molti avversari sono finora riusciti a esaltarsi.

Pochi squilli

Un terzo posto in Arabia Saudita e un successo in una sprint: questo è finora tutto ciò che si è riusciti a portare a casa a Maranello. Il resto si può riassumere in un imbarazzo generale neanche troppo ben mascherato dal team principali Frederic Vasseur, che fatica a dare spiegazioni accettabili facendo soltanto aumentare il nervosismo generale all’interno della squadra. Un fastidio che sia Leclerc che Hamilton hanno più volte esternato, rimarcando come di più non si possa effettivamente fare visto il materiale tecnico messo a disposizione. E anche la gestione del muretto box è finita spesso al centro delle critiche, specialmente a Miami con un Hamilton apparso mai così nervoso in carriera con diversi team radio al vetriolo indirizzati al suo ingegnere di pista durante i quali rimarcava una strategia a sua detta fallace.

Fare scudo

Da più parti si perde pertanto il focus del problema e ci si interroga sui temi sbagliati: il “predestinato” Leclerc diventa “sopravvalutato”, mentre Hamilton è un “bollito” senza più nulla da dare. Eppure, se c’è qualcosa che finora ha funzionato nel mondo Ferrari sono stati i due piloti che qualcosina sono riusciti a portare a casa nonostante un potenziale tecnico ridotto ai minimi termini. Quindi l’unica cosa che si può davvero fare è proteggerli, sostenerli e soprattutto lavorare. Glielo si deve soprattutto per rispetto, dato che la stagione già ad oggi sembra letteralmente buttata nel secchio della spazzatura. Ancora una volta.

Iacopo Erba

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