Spalletti il trasformista, così ti cambio la carriera: Koopmeiners solo l’ultimo della lista
Da Pizarro a Koopmeiners: lunga la lista dei calciatori rinati sotto la cura Spalletti

Guai a definirlo tagliatore di teste per eccellenza: sono lontani, per il momento, i tempi in cui Spalletti allontanava i capitani delle sue squadre. Il nuovo allenatore della Juventus ora l’uomo della provvidenza, il trasformista in grado di risollevare una carriera. Chiedere a Koopmeiners per ulteriori delucidazioni: l’olandese, in crisi dal suo arrivo in Piemonte, è stato rilanciato dal tecnico come braccetto di sinistra di una difesa a tre, tornando a giocare in un ruolo che aveva già ricoperto con l’AZ Alkmaar. Così come già in passato Spalletti aveva trovato la chiave per rilanciare la carriera di diversi calciatori passati per le sue mani.
Dall’Udinese alla Roma
Qualcosa si era già visto a inizio millennio, quando nel 2002 Luciano Spalletti arriva sulla panchina dell’Udinese. Lì, al centro della squadra, mette David Pizarro. Presunto trequartista ventitreenne arrivato tre anni prima e mai davvero impattante. Abbassato da regista, il cileno si impone in pochi anni come uno dei migliori nel ruolo in Serie A. Non aveva bisogno di rilanciare la carriera di Francesco Totti, ma sicuramente doveva rilanciare la Roma Spalletti quando decise di schierare nella stagione 2005/06 il capitano giallorosso come centravanti. Nove gol in dieci partite certificano la riuscita dell’esperimento, prima del fallo di Vanoli che rimandò di un anno esperimento e Scarpa d’Oro. Nella stessa stagione Spalletti reinventa anche Simone Perrotta, trasformandolo da un’anonima mezzala a un incursore letale sulla trequarti. Una mossa cruciale, anche per la Nazionale del 2006. C’è infine la firma di Spalletti in giallorosso anche sulla trasformazione di Amantino Mancini: ottimo laterale destro con Capello, letale esterno sinistro con il tecnico di Certaldo.
Dal Napoli alla Juventus
Passano gli anni, non lo stile. Nel 2016/17 Luciano Spalletti siede sulla panchina dell’Inter. E lì si inventa Marcelo Brozovic, fin lì anonimo come mezzala o trequartista, in cabina di regia. Una mossa cruciale per le fortune dei nerazzurri, ma anche per la carriera del croato. Situazione simile al Napoli, dove Spalletti rende un fin lì anonimo Lobotka il perno della squadra che nel 2023 arrivò a conquistare uno storico scudetto. Infine il nuovo tentativo con Koopmeiners: da centrocampista appassito a braccetto in difesa. Esperimento in corso, risultati da valutare ma per ora incoraggianti.