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Bomber, leader e trascinatore: Vlahovic si è ripreso la Juve

L’attaccante serbo, a un passo dall’addio in estate, è tornato grande protagonista con la maglia bianconera e ora il rinnovo è più vicino
Vincenzo Lo Presti

L’attaccante serbo, a un passo dall’addio in estate, è tornato grande protagonista con la maglia bianconera e ora il rinnovo è più vicino

Se non è una Juve Vlahovic-dipendente poco ci manca. L’attaccante serbo, infatti, è il miglior marcatore stagionale dei bianconeri con sei centri, ben tre in più rispetto al secondo di questa speciale classifica: Kenan Yildiz.

Vlahovic, da partente a bomber Juve

Eppure in estate era praticamente un separato in casa: la società bianconera lo aveva messo in vendita ma nessuno ha provato l’affondo vincente e alla fine il numero 9 è rimasto a Torino. Complice l’impatto praticamente nulla di Jonathan David – dopo il gol all’esordio contro il Parma solo prove insufficienti per l’attaccante canadese ex Lilla – e le prestazioni sempre più convincenti quando chiamato in causa, Dusan si è pian piano guadagnato i gradi di titolare prima con Tudor e ora con Spalletti. Il peso del reparto offensivo è dunque ormai sulle sue spalle, piuttosto larghe.

Vlahovic capopopolo Juve

Un suo gol, il nono il 20 presenze con la Juve nella coppa dalle grandi orecchie – come riferisce Opta negli ultimi 20 anni solo Cristiano Ronaldo (12) e Gonzalo Higuaín (10) hanno fatto meglio dopo lo stesso numero di presenze in bianconero nella competizione – ha evitato la sconfitta in Champions League contro lo Sporting Lisbona, anche se la situazione di classifica della Signora rimane molto complicata visti i solo tre punti conquistati in quattro gare. Guardando oltre la rete, Vlahovic ha tirato sei volte verso la porta dei lusitani costringendo Rui Silva a effettuare due grandi parate, ha fatto a sportellate con la difesa avversaria riuscendo a eseguire sei sponde. Insomma, è stato, ancora una volta, il trascinatore tecnico ed emotivo della squadra, prendendola per mano nel momento di maggiore difficoltà. Da partente a capopopolo, il passo è stato piuttosto breve.

Vlahovic e il rinnovo con la Juve

Date le premesse, il rinnovo è ora una priorità. Il contratto del serbo scade a giugno 2026 e se la situazione sembrava impossibile da districare fino a pochi mesi fa, adesso filtra ottimismo: “È da inizio anno che vi dico che sta pensando solo alla Juve. La porta non è chiusa in nessun senso, da entrambe le parti c’è la volontà di metterci a sedere. Ci sarà tempo”, le parole di Giorgio Chiellini poco prima del fischio d’inizio del match contro lo Sporting Lisbona. Il campo ha poi emesso il proprio verdetto, con Dusan che ha dovuto abbandonare il terreno di gioco all’83’ a causa di un lieve problema fisico: “Ho sentito un dolorino al flessore e ho chiesto il cambio – ha spiegato a fine gara –, non so se il mister mi avrebbe lasciato in campo. Mi sarebbe piaciuto finire la partita. Durante la preparazione ho giocato poco, quindi mi manca ancora qualcosina per avere i 90 minuti nelle gambe. I miei numeri in Champions League mi fanno piacere – continua –, ma non siamo contenti del risultato. Abbiamo fatto una partita tosta e giocato meglio di loro, ma ci è mancato il secondo gol e dobbiamo fare di più. Speriamo di continuare così, ma vincendo”. Sul passaggio ai playoff: “Non facciamo calcoli, cerchiamo di vincere tutte le prossime quattro partite”. Infine glissa sulla questione del rinnovo: “Sono concentrato sul presente e ora l’unica cosa che ho in testa è il derby di sabato”.

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