Bonny, Parma
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Bonny, doppio ruolo per l’Inter. Ora l’ultimo step

Il calciatore francese sta giù stupendo con la maglia dell’Inter. Chivu, però, è chiamato a fargli fare l’ultimo step di crescita
Bonny, Parma (Getty Images)

Il calciatore francese sta giù stupendo con la maglia dell’Inter. Chivu, però, è chiamato a fargli fare l’ultimo step di crescita

Bonny, Parma
Bonny, Parma (Getty Images)

Una porta e venti o trenta metri di campo da attaccare. Non chiede tanto Ange-Yoan Bonny per essere letale. Lo sanno bene Chivu e i tifosi dell’Inter, a maggior ragione dopo l’ottima impressione che il francese ha lasciato in queste prime uscite ad Appiano Gentile. 

L’idea di Chivu

Nella prima gara nel centro sportivo nerazzurro, il nuovo attaccante dell’Inter si è ben distinto nella gara vinta per 7-2 contro l’Under 23. Un gol segnato, ma anche un rigore procurato per il francese, schierato da Chivu accanto a Lautaro Martinez. Anzi: il ragazzo di Aubervilliers, sobborgo parigino in cui è cresciuto anche Belahyane, ha dimostrato di poter essere utile alla causa in due differenti ruoli, a seconda del modulo scelto dal tecnico.

Duttilità

A Parma, per esempio, Bonny aveva dimostrato di poter giocare benissimo in un 3-5-2 in appoggio alla prima punta, che si tratti di un ariete come Pellegrino o di un giocatore tecnico e di qualità come Lautaro. Anche la gara contro l’Inter U23, del resto, lo ha dimostrato. Ma tra le possibilità c’è anche il 3-4-1-2, dove il francese può fare sia la prima punta che il trequartista, alle spalle di uno tra l’argentino e Pio Esposito. Lo sa bene Chivu, che ora dovrà soltanto renderlo più incisivo sotto porta.

I numeri

Nel corso della scorsa stagione, del resto, sono stati appena sei i gol segnati in trentasette presenze. Il tutto con un totale di sessantaquattro tiri, di cui ventidue in porta.Poco meno di un terzo delle conclusioni sono finite nello specchio e, di queste, poco più di un terzo hanno superato il portiere avversario. Per essere precisi, il 30% dei tiri di Bonny è finito nello specchio. Paragonando questo dato a quello degli altri attaccanti dell’Inter, è evidente dove sia da ricercare il margine di crescita: Lautaro ha fatto registrare il 34%, Thuram il 42%. Lavoro per Chivu, che intanto si può godere un giocatore di assoluta prospettiva.

Claudio Ferrari

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