Le Stelle 2 agosto

Dal Genoa alla Roma: El Shaarawy ritrova Gasperini

Il Faraone è stato lanciato da Gasperini nel 2008 ai tempi del Genoa e ora, a 33 anni da compiere, lo ritrova in giallorosso
Chiara Scatena

Il Faraone è stato lanciato da Gasperini nel 2008 ai tempi del Genoa e ora, a 33 anni da compiere, lo ritrova in giallorosso

Gasperini

Stephan El Shaarawy è tra i volti più esperti della Roma di Gian Piero Gasperini. A ottobre compirà 33 anni, e il suo contratto è stato esteso automaticamente a fine stagione, con il benestare del nuovo allenatore. Inizia così la sua decima annata in giallorosso, ritrovando proprio quel tecnico che per primo gli diede fiducia in Serie A, quando aveva soltanto sedici anni e vestiva la maglia del Genoa. El Shaarawy conosce bene le richieste e i metodi di Gasperini e ha dimostrato fin da subito grande determinazione, arrivando al ritiro già allenato.

Dalla Cina al ritorno in giallorosso

Dopo un primo ciclo positivo con la Roma, El Shaarawy scelse di trasferirsi allo Shanghai per un’esperienza all’estero ricca sul piano economico. Ma l’avventura in Cina durò poco: dopo 18 mesi tornò a Roma per scelta personale, accettando un contratto inferiore pur di rientrare. Da quel momento si è rimesso in gioco con grande serietà, diventando una pedina duttile e affidabile per ogni allenatore. È stato uno dei protagonisti del trionfo in Conference League con José Mourinho e ha dimostrato di sapersi adattare a più ruoli, giocando anche da esterno a tutta fascia, nonostante le sue origini da attaccante puro.

Un riferimento dentro e fuori dal campo

El Shaarawy dopo 17 anni ritrova Gasperini, che ora lo considera una risorsa anche fuori dal campo. Oggi è un giocatore maturo, ascoltato dai compagni e rispettato per la sua esperienza. Può fare da tramite tra allenatore e squadra, contribuendo a trasmettere le idee del tecnico. Anche contro il Cannes ha dimostrato di essere ancora incisivo e utile al progetto. Con 51 reti in giallorosso, si è guadagnato l’affetto della tifoseria grazie alla sua serietà e all’attaccamento alla maglia. Non è più solo un talento cristallino, ma un giocatore completo, capace di mettersi al servizio del gruppo. 

Chiara Scatena

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