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Pallone d’Oro, Dembélé può vincerlo? Se non lui, chi… ?

Dembélé merita la vittoria del Pallone d'Oro dopo la sua incredibile stagione con il Paris Saint Germain
Niccolò Di Leo
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Dembélé merita la vittoria del Pallone d’Oro dopo la sua incredibile stagione con il Paris Saint Germain

Il Pallone d’Oro è il premio che va consegnato al calciatore che, in quell’anno solare, è stato il più forte del mondo. Lo scorso anno è toccato a Rodri, pedina fondamentale di un Manchester City strepitoso che quest’anno, dopo il tremendo infortunio che lo ha tenuto fuori tutta la stagione, ha pagato duramente le conseguenze della sua assenza a centrocampo. Il Pallone d’Oro è spesso, però, anche motivo di discussione. Solo negli ultimi anni i vincitori sono tornati a variare, dopo l’egemonia Messi-Ronaldo che aveva acceso il dibattito su quale dei due meritasse di più il riconoscimento e chi fosse il giocatore più forte in assoluto. L’alternanza di oggi, però, non ha spento il dibattito, tutt’altro. Tra i vari nomi candidati ognuno sceglie il suo preferito ed è pronto a dar battaglia pur di far valere la propria idea.

Pallone d’Oro, chi lo vince?

Forse mai, però, come in questa stagione la selezione sarà ampia e le preferenze saranno differenti. Se, infatti, spesso la Champions League è un indicatore fondamentale al pari della Coppa del Mondo, al termine di quest’anno le cose potrebbero andare diversamente. I nomi in lizza son tanti e indubbiamente rientrano anche alcuni profili del Paris Saint Germain, ma nelle votazioni la minor risonanza di alcuni giocatori potrebbe avere un peso nel giudizio dei votanti. Si candidano quindi Lamine Yamal, ma anche Mohamed Salah, Kylian Mbappé e Raphinha per citarne qualcuno dei principali, ma forse tra questi non c’è il nome che più di tutti meriterebbe di arrivare primo.

Il Psg merita un Pallone d’Oro

Se c’è una squadra che quest’anno ha espresso il calcio migliore di tutti quello è il Psg di Luis Enrique, vedere la finale di Champions League per crederci. Il club parigino ha vinto tutti e quattro i trofei che aveva a disposizione, piazzando il primo storico triplete della sua storia. Tra i protagonisti di questa incredibile impresa ci sono sicuramente Gianluigi Donnarumma (che non vincerà il Pallone d’Oro solo perché portiere), Vitinha, Joao Neves, Doué e Kvara. Ma il vero nome di spicco, quello che più di tutti ha fatto un salto in avanti senza paragoni è Ousmane Dembélé. La cura Luis Enrique lo ha portato a essere il grande eroe di una stagione incredibile per il Paris Saint Germain, dopo anni di enormi difficoltà, vissute soprattutto a Barcellona dov’era diventato lo zimbello della tifoseria.

Dembélé, numeri da Pallone d’Oro

Lo stesso zimbello che ha chiuso la stagione – in attesa del Mondiale per Club – con 33 gol segnati, 15 assist serviti in 49 partite giocate, con una media di una rete ogni 100’. Numeri che fanno rabbrividire e che evidenziano una continuità disarmante su tutte le competizioni. Basti pensare che nella Champions League appena vinta, in 15 partite è riuscito a segnare 8 gol e servire 6 assist, rivelandosi fondamentale anche nella finale contro l’Inter. Aggiungere dettagli potrebbe addirittura essere superfluo: se vincere tutto il vincibile, essere decisivo ovunque e segnare gol a raffica non basterà per concedergli il premio di miglior giocatore dell’anno, allora verrà spontaneo chiedersi quanto sia questo premio valga realmente.

Niccolò Di Leo

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