
Pallone d’Oro, la stagione super di Dembélé: ecco perché ha meritato vittoria

Il grande favorito per il Pallone d’Oro era Ousmane Dembélé, attaccante del Paris Saint-Germain e della nazionale francese, e le aspettative sono state rispettate. Il suo percorso è stato tortuoso, tra alti vertiginosi e cadute brusche, ma il traguardo è meritato. Protagonista assoluto del primo storico trionfo del PSG in Champions League, la squadra di Luis Enrique resterà impressa per il suo tiki-taka leggero, fatto di fluidità e possesso palla, con Dembélé in prima linea. La nuova formula del Pallone d’Oro stagionale non ha lasciato dubbi: sollevare il trofeo nel suo Paese natale è stato l’epilogo naturale.
La carriera di Dembélé
Eppure la carriera di Dembélé non è stata lineare. Esploso al Rennes, valorizzato dal Borussia Dortmund e acquistato dal Barcellona per una cifra monstre, ha pagato il salto troppo precoce in un club che si aspettava subito l’erede di Neymar. Vita sregolata e infortuni ne hanno rallentato la crescita, tanto che lo stesso giocatore ha ammesso di aver “sprecato” anni preziosi in Catalogna. Solo con Xavi si è intravista una rinascita, prima del ritorno in Francia.
Al PSG, inizialmente spalla di Mbappé, ha trovato la svolta solo dopo l’addio del compagno. Enrique ha ridisegnato la squadra a sua immagine, trasformando Dembélé in centravanti atipico. Tra dicembre e marzo ha segnato 16 dei suoi 21 gol in campionato, trascinando i parigini allo scudetto e alla Champions. In campo, oltre ai numeri, ha mostrato una nuova maturità: pressing costante, spirito di sacrificio e sicurezza nei momenti decisivi.
Il rapporto con Mbappé
Il suo rendimento ha reso inevitabile la vittoria del Pallone d’Oro, un riconoscimento che segna anche un passaggio di consegne con Mbappé. Le loro carriere si intrecciano da anni: stesso debutto europeo nel 2017, un’unica stagione insieme al PSG, poi destini separati. Mbappé, atteso erede del duopolio Messi-Ronaldo, ha ceduto la scena al connazionale, ironicamente superato proprio da chi sembrava destinato a restare dietro di lui. Dembélé è finalmente diventato ciò che prometteva: non solo un talento, ma il simbolo di un’intera stagione calcistica.