
Simeone esplode ad Anfield: panchina trasformata in ring
Dopo il 3-2 del Liverpool, il Cholo ha perso le staffe tra insulti, gestacci e sicurezza che lo scorta via dal campo

Anfield regala gol, tensione e siparietti degni di un film alla prima gara stagionale di Champions League. L’Atletico Madrid rimonta con orgoglio, ma il terzo gol di Van Dijk ricaccia indietro i Colchoneros contro il Liverpool poi vincitore. Diego Simeone è una furia e perde la calma, quasi come se il pallone non fosse finito in rete ma direttamente sulla sua pazienza. Insulti ripetuti, dito medio volante e gestacci assortiti dagli spalti trasformano il tecnico argentino in una versione calcistica di Hulk. Quattro addetti alla sicurezza, lo staff e qualche collega devono trattenerlo, mentre i tifosi britannici assistono alla scena come spettatori di un piccolo teatro dell’assurdo ritenendola un gradito bonus oltre alla vittoria ormai già consumata.
Un brutto vizio
Non è certo la prima volta che Simeone fa della panchina la sua personalissima versione di Wrestlemania. Tra le bottiglie lanciate a Old Trafford nel 2022 e la multa di 20.000 euro dopo i gesti osceni in casa della Juventus nel 2019, il Cholo ha affinato la sua arte: mescolare rabbia, teatralità e un pizzico di inevitabile esagerazione. “La mia reazione all’insulto non è giustificabile, ma non sai cosa significa essere insultati senza sosta per 90 minuti”, ammette con la solita sincerità tagliente, ma anche un po’ furbacchiona. Una dichiarazione che suona quasi come un disclaimer, o meglio ancora come dimostrazione di sano e strategico vittimismo.
Il teatro dell’assurdo
Il quarto uomo annota, l’arbitro espelle e Simeone marcia verso il tunnel tra nuovi gestacci e provocazioni che sembrano non finire mai. La scena, tra rabbia e ironia involontaria, lascia il segno: Anfield non ha solo un pubblico caloroso, ma anche evidentemente un potere speciale, ovvero quello di trasformare un tecnico nel protagonista di una sitcom da Comedy Central. Il Cholo resta lì, a sperare che il Liverpool identifichi i responsabili e li punisca. Ma la frustrazione per il risultato e i brutti gesti ricevuti si traduce in un nulla di fatto, con buona pace della raggiante tribuna del tremendo Anfield.