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Vardy dice addio al Leicester: la fine di un’era

Vardy dice addio al Leicester: l'ultimo bagliore di romanticismo in un calcio di soldi e ambizioni
Niccolò Di Leo

Vardy dice addio al Leicester: l’ultimo bagliore di romanticismo in un calcio di soldi e ambizioni

Abbiamo ancora tutti in testa quelle romantiche immagini del 2016. In piazza a festeggiare non c’erano solo i tifosi, ma c’era un mondo intero che si era unito alla squadra di Claudio Ranieri sognando un’impresa che sarebbe rimasta nella storia del calcio. Il grande Leicester di un umile allenatore italiano, di giocatori sconosciuti che da lì a poco avrebbero toccato l’apice della propria carriera. La Premier League è sempre stato definito un campionato tanto bello, quanto imprevedibile. Nessuno però avrebbe mai scommesso un euro su quella impresa, nessuno avrebbe mai potuto credere che un’umile squadra di provincia potesse salire sul tetto d’Inghilterra. Il Leicester ha unito appassionati e non solo sotto un’unica bandiera, offrendo al calcio del denaro e dei diritti televisivi una parentesi di romanticismo di cui avevamo bisogno.

Vardy, simbolo di un miracolo

Tutti abbiamo ancora in mente il gioco travolgente della squadra di Claudio Ranieri, i gol segnati da quel centravanti che da operaio è diventato bomber e oggi uomo. Non l’ha mai abbandonata quella maglia Jamie Vardy, neanche quando l’offerta dell’Arsenal era irrinunciabile, neanche quando i soldi sul tavolo erano decisamente più invitanti di una realtà che da lì a poco tempo sarebbe tornata nella sua piccola dimensione, tra continue retrocessioni e promozioni. Vardy è sempre rimasto, fino a ergersi simbolo del club, bandiera in un mondo in cui la fedeltà è passata in secondo pianto rispetto ai soldi e alle ambizioni.

Vardy dice addio al Leicester

Per questo motivo oggi il mondo del calcio perde un pezzetto di cuore. Quando aprendo i social spunta quel video d’addio, quelle parole dolorose che mettono fine a una storia che avremmo pensato tutti sarebbe durata in eterno, senza fare i conti, però, con il tempo che passava. Senza considerare che per tutto c’è un inizio e c’è una fine. Non lo abbiamo fatto noi, non lo ha fatto Vardy che nel suo commovente messaggio rivolto ai tifosi del Leicester esordisce con una frase che lega stretto il nodo in gola:Sono qui da così tanto tempo che pensavo davvero che non sarebbe mai finita” dice guardando la telecamera e arrivando al cuore di tutti. “Non solo è stato davvero difficile per me comunicare questo, ma è stata ancheuna decisione difficile da prendere” spiega, lasciando emergere dalle sue parole la massima onestà e tutto il dolore che prova.

Il messaggio di Vardy

“Il Leicester City è stata la mia seconda casa, la mia famiglia allargata, la mia vita per 13 anni. Il club, la città, la gente, significano tantissimo per me e la mia famiglia. Voglio continuare a giocare e a fare ciò che mi piace di più: segnare goal. Spero di poterne segnare ancora qualcuno per il Leicester da qui alla fine della stagione, e molti altri in futuro altrove. Potrò anche avere 38 anni, ma ho ancora il desiderio e l’ambizione di raggiungere vette più alte. Ed è proprio quell’ambizione di cui parla che lo ha reso ciò che è. Un attaccante che avrà sempre un ruolo riservato tra i grandi del calcio, tra coloro i quali ne hanno rappresentato l’essenza, la purezza e il romanticismo che ha contraddistinto la sua storia e quella del Leicester. Si chiude così anche questa storia d’amore. Dopo 496 presenze e 198 gol, Vardy dice addio e ci ricorda che tutto è destinato a finire, che se nel calcio c’è ancora un bagliore di luce lo si può trovare in storie così.    

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