Le Stelle 17 settembre

Vlahovic, numeri irreali da subentrato. Il dilemma di Tudor: come gestire un attaccante così?

Questo è senza dubbio il miglior Vlahovic in bianconero, se non in carriera. Conquisterà la titolarità o rimarrà nel ruolo di spaccapartite?
Chiara Scatena

Dusan Vlahovic l’ha fatto di nuovo. Come col Parma, come col Genoa, ma stavolta con un impatto ancora maggiore. Contro il Borussia Dortmund il centravanti serbo ha firmato due gol da subentrante e servito un assist perfetto a Lloyd Kelly, tutte giocate decisive che hanno cambiato il destino della partita. Non si può più parlare di coincidenza: questo è il miglior Vlahovic visto da quando è arrivato a Torino, forse persino il miglior Vlahovic della sua carriera.

Come gestire un attaccante così?

Uno stato di forma strepitoso che mette Igor Tudor di fronte a un dilemma: come gestire un attaccante in queste condizioni? La questione si intreccia con le prestazioni degli altri due centravanti, Jonathan David e Lois Openda. Il canadese, ancora lontano dalla miglior condizione, ha faticato anche a Dortmund, dove è stato impiegato da trequartista alle spalle di Openda, senza successo. Proprio l’ex Lipsia, alla prima da titolare, ha mostrato lampi interessanti e una condizione atletica superiore, pur dovendo ancora inserirsi nei meccanismi bianconeri.

La partita di Vlahovic

La partita contro il Dortmund ha raccontato tutto. Vlahovic è entrato al 59’ tra i mormorii dello Stadium, trasformatisi subito in speranza. Sull’1-0 per i tedeschi, il suo ingresso ha acceso la gara: il pareggio di Yildiz, il nuovo vantaggio giallonero, quindi la rete del 2-2 segnata proprio dal serbo. Poi il nuovo allungo del Borussia fino al 4-2, che sembrava aver chiuso i giochi. Ma non per Vlahovic, che al 93’ ha accorciato le distanze e al 96’ ha servito a Kelly il pallone del clamoroso 4-4. Una rimonta incredibile, firmata quasi interamente dal numero 9.

Numeri da urlo

I numeri fotografano il momento. Quattro gol in 141 minuti complessivi, una media di una rete ogni 35 minuti. Irreale, forse impossibile da mantenere, ma anche solo dimezzarla basterebbe per renderlo devastante. Ancora più impressionante il dato delle gare giocate da subentrante: quattro gol in 68 minuti, uno ogni 17.

È qui che nasce il dubbio: Vlahovic può essere altrettanto determinante anche da titolare o il suo ruolo ideale, almeno ora, è quello di spaccapartite? L’unica gara iniziata dall’inizio, contro l’Inter, è stata anche l’unica senza gol, sebbene condizionata dall’atteggiamento difensivo della squadra. Tudor dovrà decidere se cambiare le gerarchie in attacco: David arranca, Openda spinge per un posto, ma Vlahovic – questo Vlahovic – sembra ormai aver ripreso la Juventus.

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