
Yamal, la verità dietro all’obbligo di non firmare più autografi
Una notizia che, come tutte quelle che riguardano Yamal, ha scatenato un mare di polemiche

Che sia dentro o fuori dal campo tutti parlano di Lamine Yamal, La stellina del Barcellona e della Nazionale ha appena 18 anni ma è al centro dell’attenzione mediatica ormai da mesi. Per questo, ogni notizia che lo riguarda, dalla vita privata fino a quella di campo, diventa un tema di discussione e soprattutto di gossip.
Yamal, il retroscena sullo “stop” agli autografi
E infatti la notizia degli ultimi giorni ha scatenato non poche polemiche. Yamal non firmerà più autografi gratis. Una decisione che ha come base una ricca proposta commerciale da parte di un’azienda specializzata nella vendita di merchandising sportivo autografato. Sullo stile delle grandi stelle americane, come LeBron James, l’idea è quella di commercializzare maglie, scarpini e prodotti firmati da Yamal. Per tutelare il valore della firma i manager del calciatore hanno quindi deciso di limitare in modo drastico la concessione ai fan con cui potrà comunque scattare almeno i selfie.
Yamal sempre al centro del gossip e la famiglia…
La notizia non è ancora stata confermata o smentita dal calciatore e questo non ha fatto altro che alimentare il chiacchiericcio e il gossip sulle motivazioni che lo hanno spinto a non firmare più autografi a fan e appassionati. Sicuramente tutto ciò che ruota intorno a Lamine non aiuta a spegnere le polemiche: di recente la madre ha offerto la possibilità di cenare con lei alla modica cifra di 800 euro e anche, il padre, si è reso protagonista dopo la cerimonia del Pallone d’Oro, in cui ha vinto Dembèlé, puntando il dito contro la scelta di far trionfare il gioiellino del Psg.
Insomma al momento in tutto questo turbinio di notizie, gossip e altro è proprio il campo ad avere meno rilevanza e questo potrebbe essere molto pericoloso…