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| ANALISI

Inizia l’era Juric: come giocherà la sua Atalanta

Nella giornata di oggi è stato ufficializzato Ivan Juric come sostituto di Gasperini per guidare l’Atalanta: come sarà la sua Dea?

Dopo nove stagioni straordinarie sotto la guida di Gian Piero Gasperini, l’Atalanta si prepara ad affrontare un nuovo capitolo senza il tecnico piemontese, scelto dalla Roma per rilanciarne il progetto tecnico e riportarla in Champions League. La dirigenza della Dea, composta da Pagliuca e dalla famiglia Percassi, ha concluso il proprio casting per il successore, affidando la panchina a Ivan Juric. Reduce da una deludente esperienza al Southampton in Premier League, il tecnico croato arriva a Bergamo con l’obiettivo di garantire continuità al lavoro svolto finora.

Perché proprio Juric?

La scelta di Juric non è casuale, ma affonda le radici in un lungo rapporto personale e professionale con Gasperini. I due hanno condiviso sette anni tra Crotone e Genoa, inizialmente con Juric ancora in campo e poi come assistente nello staff del tecnico torinese. Hanno lavorato insieme anche all’Inter e al Palermo, esperienze brevi ma significative che hanno lasciato un’impronta duratura sulla filosofia di gioco del croato. Proprio per questo, l’Atalanta non stravolgerà il proprio assetto tattico: il 3-4-2-1 tanto caro a Gasperini sarà riproposto da Juric, offrendo alla squadra continuità tecnica e identitaria.

La nuova Atalanta con un occhio al mercato

In attesa degli sviluppi del calciomercato e con alcune incognite legate agli infortuni – come quello di Kolasinac – la formazione tipo dell’Atalanta dovrebbe ricalcare quella dello scorso anno: (3-4-2-1) Carnesecchi; Scalvini, Hien, Djimsiti/Kolasinac; Bellanova, Ederson, de Roon, Zappacosta; De Ketelaere, Lookman; Retegui. Tuttavia, le voci di mercato già circolano con insistenza: Mateo Retegui è finito nel mirino del nuovo Milan di Allegri, mentre Ederson piace molto all’Al-Hilal di Simone Inzaghi. Juric spera di poter trattenere i suoi uomini chiave, per mantenere alto il livello tecnico e inserire eventualmente solo qualche rinforzo mirato.

Chiara Scatena