Inter, qualcosa non va: Chivu fatica negli scontri diretti
Fin qui i nerazzurri hanno battuto solo la Roma (0-1) perdendo contro Juve (4-3), Napoli (3-1) e Milan (0-1)

Nonostante una netta superiorità dal punto di vista delle occasioni create – ben 20 conclusioni verso la porta avversaria – l’Inter ha perso il derby contro il Milan incassando la quarta sconfitta dopo appena 12 gare di campionato. Ai punti i nerazzurri non avrebbero meritato il ko, ma il campo ha emesso un verdetto diverso.
Inter sfortunata: il derby va al Milan
Nel primo tempo i pali hanno negato la gioia del gol prima ad Acerbi e poi a Lautaro Martinez, condannando i padroni di casa ad andare negli spogliatoi sullo 0-0 senza concretizzare la grande mole di gioco creata. Al 54’, poi, il lampo di Cristian Pulisic, al terzo gol in otto stracittadine, bravo a ribadire in rete la corta respinta di Yann Sommer sul diagonale di Alexis Salemaekers. Il Diavolo si è poi rintanato in difesa mantenendo la porta inviolata nonostante il rigore concesso agli avversari: Mike Maignan, infatti, dopo aver ipnotizzato dal dischetto Paulo Dybala contro la Roma, si è ripetuto anche con Hakan Calhanoglu, parando la conclusione dagli 11 metri del turco, grande ex della sfida, e permettendo così a Massimiliano Allegri di conquistare la vittoria numero 100 con il club tra tutte le competizioni.
Il Milan beffa l’Inter con una vittoria alla Max Allegri
È stata una vittoria proprio alla Massimiliano Allegri: un successo sofferto, di “corto muso”, che ha esaltato le caratteristiche delle squadre allenate dal tecnico livornese; una grande fase difensiva abbinata a uno straordinario cinismo sotto porta. Alla fine a sorridere è la Milano rossonera, mentre quella nerazzurra si lecca le ferite e analizza. Sì, perché il ko nel derby ha certificato un dato ormai acclarato: l’Inter fa parecchia fatica negli scontri diretti. Un trend negativo iniziato già lo scorso campionato.
Inter, una sola vittoria negli scontri diretti
Non è infatti un caso che con l’1-0 di ieri il Diavolo abbia portato a sei la striscia di risultati utili consecutivi negli scontri contro i rivali – non accadeva dal periodo tra il 2002 e il 2005 -, ai tempi di Simone Inzaghi padroni della città con ben sei vittorie di fila. Ricordi lontani perché il Milan, e non solo, è riuscito a neutralizzare Lautaro e compagni, colpendoli nei loro punti deboli. Non lo è nemmeno il fatto che tre delle quattro sconfitte fin qui in stagione siano arrivate contro avversarie di alta classifica. L’unico successo negli scontri diretti, infatti, è stato conquistato all’Olimpico contro la Roma, attuale capolista del torneo, lo scorso 18 ottobre grazie alla rete-lampo di Bonny. Escludendo il capitombolo del Meazza contro l’Udinese alla seconda di campionato, infatti, la formazione di Chivu è uscita a bocca asciutta contro Juve (4-3), Napoli (3-1) e Milan (1-0) appunto. Dèbâcle che hanno tutte un comune denominatore: l’Inter ha dominato per larghi tratti la partita ma non è riuscita a passare in vantaggio venendo trafitta alla prima vera occasione creata dagli avversari.
Inter, devi essere più cinica
Il primo passo per tornare a vincere uno scontro diretto, dunque, è quello di essere più cinici sotto porta e sbloccare le gare prima degli avversari. Una volta andati sotto, risalire la china non è affatto semplice. Se la squadra riuscirà a migliorare sotto questo aspetto, tutt’altro che un semplice dettaglio, allora sì che i nerazzurri potranno tornare a “sognare il tricolore”, come cantano i tifosi. Il primo test sarà già mercoledì, quando l’Inter volerà a Madrid per affrontare l’Atletico del Cholo Simeone nel quinto turno della fase campionato della Champions League, competizione nella quale i ragazzi di Chivu hanno fatto l’en plein conquistando quattro vittorie in altrettante gare e mettendo quasi in ghiaccio la qualificazione almeno ai playoff.