Questo Milan sa come si difende, ma serve un uomo in più
Il terzetto rossonero regala garanzie assolute a mister Allegri, che vuole però un altro giocatore capace di allargare le rotazioni: due i candidati principali

Di certezza, nel Milan di Allegri, ce n’è una che più di tutte che più di tutte sta dietro la fisionomia tattica di una squadra in piena lotta per lo scudetto: la difesa a tre. Tomori, Gabbia e Pavlovic hanno dato struttura, compattezza e continuità a un sistema che oggi rappresenta il fondamento dell’identità rossonera. Proprio per questo, però, la dirigenza sa di non poter restare immobile. Le energie verranno messe alla prova tra gennaio e primavera, quando il calendario imporrà rotazioni più profonde e un margine di errore minimo. De Winter è l’unica alternativa vera e Odogu resta un prospetto da inserire gradualmente: alla luce di questo, la sensazione è che un innesto mirato sia ormai una necessità per dare al tecnico una soluzione in più.
Idea Disasi
In questo quadro prende forma l’ultima idea di mercato: Axel Disasi. Come riportato dal Corriere dello Sport, Igli Tare ha messo il centrale del Chelsea in cima alla lista dei profili sondati per gennaio. Il francese, impiegato poco in avvio di stagione, incarna la combinazione giusta tra sostenibilità economica e rendimento potenzialmente elevato, un profilo che rispetta i principi dettati dal fondo RedBird senza sacrificare la qualità di eventuali innesti. L’ipotesi di un prestito è la più concreta, favorita anche da rapporti consolidati tra i due club, e un’accelerazione a gennaio è a questo punto possibile. Disasi costituirebbe infatti una soluzione immediata per ampliare le rotazioni senza imporre stravolgimenti al sistema attuale.
Cavallo di ritorno
Parallelamente resta viva la pista Thiago Silva, più romantica che programmata ma comunque presente nelle valutazioni di Via Aldo Rossi. Il brasiliano, che riflette su un’ultima esperienza europea e soprattutto sul ritorno in un ambiente in cui è stato leader amatissimo, guarda con affetto alla possibilità di far rientro a Milano. Proprio il suo status e la sua età rappresentano tuttavia le incognite principali. Il Milan non vuole infatti sollecitare gli equilibri di un reparto che oggi funziona quasi alla perfezione e ogni scelta dovrà essere inserita senza incrinare le gerarchie esistenti. Tomori, Gabbia e Pavlovic restano il cuore del progetto difensivo: chi arriverà dovrà perciò accodarsi, integrarsi e sostenere un equilibrio centrale per i meccanismi del Diavolo.