Serie A, è crisi per i bomber: centravanti in cerca di se stessi
Numeri impietosi per gli attaccanti del campionato: solo cinque punte a quota tre reti, mentre in tanti fanno i conti con reparti offensivi in piena emergenza

La Serie A sarà anche un paese per vecchi, ma di certo non è un paese per centravanti. Non quest’anno, per lo meno, come peraltro qualcuno più lungimirante aveva anche pronosticato in tempi non sospetti. In un campionato in cui tante squadre cercano ancora una dimensione definitiva sul piano tecnico e tattico, ad arrancare sono infatti i bomber di professione. Chi per ragioni fisiche, chi per un inserimento difficoltoso e chi, semplicemente, per un’indole complessa da abbinare a un calcio così spigoloso come quello italiano, che ai numeri nove riserva sempre sgradite attenzioni da parte di difensori tutt’altro che teneri e abituati alla marcatura a uomo.
In cinque a quota tre
Al netto delle ragioni tecniche, ci sono però sempre i numeri. E quelli si sa non mentono mai, anche se è altrettanto ricordare come abbiano sempre bisogno del giusto contesto per assumere di reale significato. Restando tuttavia alla statistica nuda e cruda, in una classifica marcatori dominata dal simbolo del Bologna Orsolini a cinque gol subito dietro a quota quattro ci sono altri tre giocatori a cui tutto si può dire tranne che assomiglino a dei centravanti: ecco infatti Pulisic, Nico Paz e il re dei calci piazzati (che sarà presto destituito causa infortunio) De Bruyne. Poi, finalmente, arrivano le punte. Ma sono solo cinque e ben tre giocano nell’Inter: oltre a Lautaro, Thuram e Bonny, con lo stesso numero di reti tra gli attaccanti centrali troviamo soltanto Simeone e Davis.
Torri in affanno
Sono tanti, troppi invece gli attaccanti seppelliti nel mucchio dei giocatori da considerarsi in difficoltà o persino in totale crisi. Juventus e Roma in particolare convivono con la crisi delle loro cinque punte, autrici di due gol complessivi. E se Gasperini almeno al momento è riuscito a fare a meno delle reti di Dovbyk e Ferguson, la Vecchia Signora è sprofondata letteralmente: Vlahovic si è perso dopo i primi due squilli, David è l’ombra di se stesso e Openda non si è praticamente mai visto. Stesse difficoltà anche per Santiago Gimenez al Milan e anche in casa Atalanta c’è stata una chiara regressione per Krstovic. Per non parlare della bassa classifica, in cui in tantissimi nuotano in cattive acque: chi riemergerà prima potrà far svoltare la propria squadra, portandola verso altri lidi. Fino ad allora, sarà una corsa a inventarsi i gol. Non proprio una missione semplice…