Vlahovic, senza Mondiale resta solo la Juventus: assist per Spalletti
Addio ai sogni mondiali per la Serbia di Vlahovic: l’eliminazione può essere un assist per la Juve

Tanti interrogativi sul futuro e poche certezze. A queste, però, per Dusan Vlahovic se ne è aggiunta un’altra: la Serbia non parteciperà al Mondiale. Duro colpo per l’attaccante della Juventus in una stagione particolare, con il contratto in scadenza a giugno ma con un nuovo ruolo da intoccabile nello scacchiere di Spalletti. Che, proprio dalle ultime novità, potrebbe ricevere un importante assist.
Tutto in 190 giorni
Centonovanta giorni per scrivere il futuro. È questo il tempo a disposizione di Dusan Vlahovic per stabilire cosa riserverà negli anni a venire la carriera. La corsa in Serie A, la necessità di risollevare la Juventus in Champions League e nel mezzo anche la Coppa Italia. Il destino di Vlahovic passa dalle prestazioni in bianconero, in una stagione che si chiuderà a maggio, prima del previsto dopo il ko di Webley della Serbia contro l’Inghilterra. Una sconfitta cruciale per le ambizioni della nazionale serba, ma che può invece fornire un importante assist a Spalletti.
Pro e contro
La Serbia fuori dal Mondiale è tutto sommato una buona notizia per la Juventus. I bianconeri dovranno fare i conti con un calciatore demoralizzato per il Mondiale mancato, ma che allo stesso tempo sarà chiamato a non sbagliare le prossime prestazioni per non giocarsi il futuro. Vlahovic lo sa, il suo destino passa dal rendimento delle prossime settimane. E questa è l’unica vera arma a doppio taglio per Spalletti. Perché se da un lato potrà contare su un calciatore estremamente determinato, dall’altro dovrà fare i conti con il rischio di un accordo già firmato a febbraio che potrebbe distrarre il serbo dagli ultimi e decisivi mesi con la Juve. Questo scenario, però, è a oggi abbastanza remoto pesando anche alle recenti dichiarazioni pubbliche.
Assist e appuntamento
«C’è un accordo tra Vlahovic, Chiellini e Modesto per sedersi attorno a un tavolo a fine stagione». Lo ha svelato Comolli nei giorni scorsi, aprendo di fatto alla possibilità di decidere tutto sul gong della scadenza. E questo, sommato all’assenza del Mondiale, è innegabilmente un vantaggio: il serbo non potrà procrastinare l’appuntamento né essere distratto da qualcosa che non sia il contratto. Da qui a capire se ci saranno chance di fumata bianca la strada è lunga, ma le parole di Spalletti fanno ben sperare: «Dusan è contento e vorrebbe restare». Certo non ai 12 milioni attuali, ma la riduzione di ingaggio potrebbe non essere un ostacolo insormontabile. Parola di Vlahovic, che lascia tutto aperto con un laconico «Mai dire mai».