
Alcaraz è diventato uomo: la cura dei dettagli è da n. 1
Carlos Alcaraz è maturato molto negli ultimi mesi come dimostrato dalla sua recente invenzione.

Le due principali critiche rivolte a Carlos Alcaraz sono sempre state la mancanza di continuità in campo e una certa immaturità fuori enfatizzata anche dal suo animo “festaiolo”.
Alcaraz maturato
Quanto accaduto negli ultimi mesi ha, invece, fatto ricredere i suoi più grandi detrattori con il connazionale di Rafa Nadal capace di mettersi in bacheca due Slam, salendo complessivamente a quota sei, oltre a riprendersi la vetta della graduatoria dopo il trionfo agli US Open in finale su Jannik Sinner, battuto con il punteggio di 6-2 3-6 6-1 6-4.
Il campo di El Palmar
A conferma di una maturità sempre più evidente nonostante i soli 22 anni compiuti lo scorso 5 maggio, il n. 1 della classifica ATP si è fatto costruire un campo indoor nella sua accademia a El Palmar, città natale di Carlitos, per ricreare le stesse condizioni degli appuntamenti al coperto di fine stagione come il Masters 1000 di Parigi e le ATP Finals di Torino.
In effetti, lo spagnolo non è uno specialista in queste condizioni di gioco con un solo titolo ATP, dei 23 messi in bacheca, arrivato al coperto quest’anno a Rotterdam, motivo per cui Alcaraz ha pensato a questa singolare idea che ricorda quella venuta in mente all’ex n. 1 del mondo, Ivan Lendl, il quale si fece costruire un campo in erba a casa per sfatare il tabù Wimbledon, non riuscendo però mai ad aggiudicarsi lo Slam londinese.
Il rendimento di Alcaraz nel 2025 (61 vittorie/6 sconfitte)
Australian Open: quarti
Rotterdam: vittoria
Doha: quarti
Indian Wells: semifinale
Miami: 2° turno
Montecarlo: vittoria
Barcellona: finale
Roma: vittoria
Roland Garros: vittoria
Queen’s: vittoria
Wimbledon: finale
Cincinnati: vittoria
US Open: vittoria