Matias Soulé, Roma
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Soulé, contro il Verona un gol “storico”: ecco il motivo

Grazie alla rete dell’argentino e al colpo di testa di Dovbyk i giallorossi di Gian Piero Gasperini volano in vetta alla classifica insieme a Napoli e Milan
Vincenzo Lo Presti
Matias Soulé, Roma (Getty Images)

Grazie alla rete dell’argentino e al colpo di testa di Dovbyk i giallorossi di Gian Piero Gasperini volano in vetta alla classifica insieme a Napoli e Milan

Matias Soulé, Roma
Matias Soulé, Roma (Getty Images)

La Roma batte 2-0 l’Hellas Verona e vola in vetta alla classifica insieme a Napoli e Milan. I giallorossi dimostrano di saper soffrire e anche con un po’ di fortuna (leggasi traversa di Orban da zero metri) chiudono ancora con la porta inviolata. I capitolini hanno la migliore difesa dei top cinque campionati europei (Serie A, Premier League, Liga, Bundesliga e Ligue 1) con un solo gol subito. L’unico fin qui in grado di trafiggere Svilar dopo cinque partite di campionato è stato Giovanni Simeone del Torino: un eurogol che è anche costato il ko alla formazione di Gian Piero Gasperini. Dopodiché sono arrivate le vittorie di misura contro Bologna, Pisa e Lazio e il 2-0 sugli scaligeri appunto.

Roma, Dovbyk e Soulé piegano il Verona

Tornando alla gara contro i gialloblù di Paolo Zanetti, la Roma la mette subito sui propri binari passando in vantaggio dopo appena 7 minuti con il colpo di testa di Artem Dovbyk, mandato a sorpresa in campo dal primo minuto, bravo a svettare più in alto di tutto sul cross dall’out di destra di Celik. Gli ospiti, però, non si disuniscono e sfiorano il pari in diverse circostanze, la più clamorosa con Orban che da zero metri colpisce incredibilmente la traversa. I padroni di casa soffrono, ma al 79’ la chiudono con Matias Soulé, al suo secondo gol stagionale dopo quello decisivo a Pisa. Per l’ex Juve si tratta di una rete in qualche modo storica.

Soulé, gol e festa

L’argentino, infatti, fin qui aveva messo a referto sei marcature da quando veste la maglia giallorossa ma, ironia della sorte, erano tutte arrivate in trasferta. Il classe 2003 aprì il contro proprio nel ko di Verona (3-2) lo scorso anno, poi colpì Parma, Empoli, Lazio e Inter, ma sempre lontano dalle mura amiche. All’Olimpico, dunque, aveva già esultato, nella stracittadina contro i biancocelesti, ma in quella occasione la Roma giocava idealmente fuori casa. Il sigillo contro l’Hellas, dunque, è il primo davanti ai propri tifosi.

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