Le Stelle 16 gennaio

L’Inter ritrova Lautaro: gol e grinta, il Toro è tornato

Tre gol in cinque gare per il capitano dell’Inter, pronto a tornare determinante

Tre gol in cinque gare per il capitano dell’Inter, pronto a tornare determinante

Una serata agrodolce, terminata con un pareggio che lascia l’Inter dietro rispetto al Napoli e non permette agli uomini di Inzaghi di sfruttare il primo jolly per ritornare in vetta alla classifica di Serie A. Ci sono però anche note positive per i nerazzurri dopo la gara con il Bologna. Una su tutte: il ritorno al gol a San Siro del bomber e capitano Lautaro Martinez. Un’esultanza rabbiosa, con urla liberatorie da parte dell’argentino.

L’ultima volta e la ripresa

L’assolo a San Siro mancava addirittura dal 3 novembre per Lautaro Martinez. L’ultima volta fu infatti il gol dell’1-0 con il Venezia, appena prima della grande crisi sotto porta interrotta dalla rete in casa del Cagliari e da quella purtroppo inutile in finale di Supercoppa italiana. Segnali importanti da parte dell’argentino, che nelle ultime cinque gare ha trovato tre volte la porta.

Gioia Inzaghi

Una notizia importante per Simone Inzaghi quella del ritorno al gol con costanza da parte del proprio capitano. Non solo per le reti, ma anche per le prestazioni: voglia di lottare a tutto campo, gamba e intensità su ogni pallone e soprattutto la capacità di tornare a lasciare sul posto gli avversari. Ne sa qualcosa Nicolò Casale, portato letteralmente a spasso a San Siro da Lautaro Martinez. L’attaccante dell’Inter ha messo in mostra tutto l’arsenale e si prepara ora a una seconda parte di stagione in crescendo.

L’ultimo step

Rimane allora solo un ultimo step per tornare a vedere l’Inter a cui tutti si erano ormai abituati. Un dettaglio prettamente statistico, ma indubbiamente significativo soprattutto per la scaramanzia e per Simone Inzaghi. Manca, infatti, il gol nella stessa gara della ThuLa. La rete di coppia di Marcus Thuram e Lautaro Martinez manca infatti dal 10 maggio 2024, quando la squadra nerazzurra aveva saldamente nelle mani lo scudetto della seconda stella.

Claudio Ferrari

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