Le Stelle

L’improvvisa rinascita di Naomi Osaka

L’ex numero uno al mondo sembra essersi messa alle spalle il periodo di crisi
Filippo Re

L’ex numero uno al mondo sembra essersi messa alle spalle il periodo di crisi.

Dopo il brutto k.o. rimediato al 1° turno a Indian Wells con Camila Osorio, Naomi Osaka aveva ammesso con estrema sincerità di aver offerto una prestazione orrenda: “Mi dispiace per tutti coloro che hanno assistito alla mia partita: è stato l’incontro peggiore giocato in vita mia”.

Il risveglio di Osaka

A pochi giorni di distanza da quella dolorosa sconfitta, la 27enne nipponica ha ottenuto una sorprendente affermazione nel 2° turno del WTA 1000 di Miami dove ha eliminato la testa di serie n. 24, Ludmilla Samsonova, con un perentorio 6-2 6-4; un vero e proprio cambio di marcia considerato il sofferto successo all’esordio con la n. 108 Yulia Starodubtseva, superata in rimonta con il punteggio 3-6 6-4 6-3.

Capace di aggiudicarsi ben quattro titoli dello Slam e attualmente seguita dallo storico coach di Serena Williams, Patrick Mouratoglou, l’ex n. 1 della classifica mondiale ha incontrato grosse difficoltà nel tornare al top dopo la maternità come da lei ammesso: “È stato molto difficile per me riprendermi dalla gravidanza, mi vedo al 75% delle mie capacità. Molte persone trovano curioso il fatto che io non guardi mai le mie partite in televisione, ma mi vergogno di me stessa quando mi vedo giocare a tennis”.

C’è, quindi, grande curiosità per capire se l’affermazione con la russa rimarrà un caso isolato o rappresenti l’inizio di un nuovo percorso per la giapponese che, al prossimo turno, se la vedrà con la wild card Hailey Baptiste, capace di eliminare la n. 12 del seeding Daria Kasatkina per 3-6 6-4 7-5 al termine di una durissima battaglia.

La carriera di Naomi in pillole

1° posto – miglior piazzamento nel ranking WTA (28 gennaio 2019)

4 titoli Slam (US Open 2018 e 2020, Australian Open 2019 e 2021)

7 trofei WTA

Filippo Re

Potrebbe interessarti

Australian Open, semifinale: preview Medvedev-Zverev
Le Stelle
Zverev si innamora della Coppa Davis: che tifo nel doppio decisivo!
Alexander Zverev vuole aggiudicarsi l’Insalatiera per salvare una stagione sotto tono
Le Stelle
Festa Di Maria, altro trionfo: arriva anche il primo titolo con il Rosario
Il Fideo esulta per la vittoria del campionato. Ennesimo successo in carriera, ma questo sembra davvero speciale
Le Stelle
Coppa Davis 2025: la rivincita di Ferrer su Davidovich Fokina
La Spagna batte la Repubblica Ceca e conferma la bontà delle scelte di capitan Ferrer
Kylian Mbappé
Le Stelle
Mbappé sulla scia di Ronaldo e Messi: già raggiunta quota 400 gol in carriera
Numeri impressionanti, a 26 anni, per l’attaccante francese del Real Madrid, che punta i più grandi.
Le Stelle
Cobolli perfetto per la Coppa Davis: l’Italia sogna il tris
Flavio Cobolli ha il carattere giusto per trascinare l’Italia alla terza Insalatiera di fila
Le Stelle
Fiorentina-Juve, Kean cerca il riscatto: occasione contro il suo passato
L'attaccante della Viola ha segnato soli due gol in stagione e spera di poter ricominciare proprio contro la sua ex squadra
Le Stelle
Coppa Davis 2025: il cuore di Berrettini più forte del fisico
La stella di Berrettini non smette di brillare in Coppa Davis dove batte l’austriaco Rodionov
Le Stelle
Napoli, Lukaku torna in soccorso di Conte
Il rientro di Big Rom è vicino: possibile convocazione con la Roma e subito in lista Champions. Il club lo aspetta per risolvere la crisi offensiva
Le Stelle
Eterno LeBron James: come lui nessuno mai
LeBron James diventa il primo giocatore a disputare 23 stagioni nella NBA
Bonny
Le Stelle
Nessuno come Bonny: il migliore ‘ricambio’ della Serie A
L’attaccante ex Parma clamorosamente determinante per i risultati dell’Inter a suon di gol, assist e ottime prestazioni
Le Stelle
Alcaraz come Sinner: niente Coppa Davis e arrivederci al 2026
A causa di un infortunio Alcaraz salterà le Finals di Coppa Davis a Bologna
Le Stelle
Qualificazioni Mondiali, Haaland protagonista assoluto: numeri straordinari
Nessuno come il bomber del City che, a suon di gol, ha trascinato la Norvegia al Mondiale dopo un’assenza lunga 28 anni