
Il nuovo Sinner ha potenziale ma il vecchio ci piaceva di più
Sinner sta cercando di costruire un tennis più offensivo e variegato.

La sconfitta per 6-2 3-6 6-1 6-4 rimediata con Carlos Alcaraz nell’atto conclusivo degli US Open rischia di rappresentare uno spartiacque nella carriera di Jannik Sinner, deciso a evolvere il proprio gioco a partire dal torneo di Pechino dove, pur non brillando, è comunque riuscito a qualificarsi per i quarti, battendo Terence Atmane con il punteggio di 6-4 5-7 6-0.
Sinner non deve snaturare il proprio tennis
Al termine del match con il transalpino, il n. 2 della classifica ATP è consapevole di stare sperimentando un po’ troppo: “In questo momento spendo tante energie mentali. Oggi ero 80% io e 20% cose nuove. Magari dovrei fare 95% il mio tennis e 5% esperimenti. E farli in momenti più tranquilli. Però ci sono tante cose positive e fa parte del processo. Simone Vagnozzi è stato giocatore, sa quanto sbagliamo in allenamento e quanto è difficile cambiare le cose in partita”.
La bellezza della rivalità con l’iberico è rappresentata dal contrasto di stili e, a nostro parere, il 24enne di San Candido non deve snaturare il proprio tennis fatto di una solidità da fondo campo inarrivabile e da un ritmo frenetico che soffoca gli avversari; aggiungere una maggiore varietà nel proprio tennis ha, ovviamente, un senso, ma va fatto senza offuscare le qualità innate che l’hanno portato a vincere ben quattro titoli Slam, oltre a rimanere per 65 settimane consecutive in vetta al ranking mondiale.
Il rendimento di Sinner nel 2025 (39 vittorie/5 sconfitte)
Australian Open: vittoria
Roma: finale
Roland Garros: finale
Halle: 2° turno
Wimbledon: vittoria
Cincinnati: finale
US Open: finale
Pechino: quarti (in corso)